|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di Pascal Bonitzer, con Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Valentina Cervi, Michel Piccoli
(Francia, 1998)
|
|
|
|
|
|
Fabrice Luchini |
|
|
|
Come nel precedente ENCORE, un intellettuale parigino, che questa volta è un misuratissimo Fabrice Luchini, non particolarmente seducente, non particolarmente giovane è amato dalle donne più diverse. Dopo riflessione, la prima reazione ad un film come questo è quella prodotta dall'identificazione con il proprio autore. Nei panni di questi seduttori il primo a volerci entrare, c'è da giurarlo, è proprio Bonitzer... Come contraddirlo? Sandrine Kimberlain, nei panni di una specie di fidanzata provocatoriamente infedele ripropone il proprio personaggio di donna follemente disinibita: coinvolta in un dialogo tra i più spinti sulle varie possibilità di congiunzione sessuale in circolazione; in un universo cinematografico pur prodigo nel genere. La graziosa Valentina Cervi rivaleggia con lei in nevrosi e ninfomania; i maschi rimangono più o meno in argomento. In quanto al regista ex critico ai Cahiers, è indubbiamente capace, anche se forse in difficoltà nell'uscire dal circolo vizioso della provocazione intellettuale parigina. Cosi, se il suo film parte bene sulle tracce di un insolito ambiente bunueliano (il salotto letterario e l'aggressività del sacerdote Michel Piccoli, l'uso straniante degli spazi urbani), finisce per stemperarsi in un marivaudage di sentimenti incrociati un po' risaputo quando i nostri partono in week-end dalle parti del Monte Bianco.
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|